la storia


Siamo un'associazione di volontariato nata a Palermo nel 1990, che grazie all'impegno di un gruppo di persone lavora da anni con i bambini e le bambine ed i giovani dei quartieri periferici più disagiati della città.
I momenti più salienti della nostra storia sono stati gli incontri con Carlo Paglierini e Renzo Maffei , con i quali, negli anni 90', organizzammo un Seminario Internazionale al quale parteciparono l'Egitto, la Tunisia, il Marocco, l'Algeria, la Francia, la Palestina, Israele, la Spagna. In quel momento si provò a tracciare una mappa delle modalità degli interventi nelle periferie urbane nei singoli territori.
Altro momento importante è stato l'incontro con Roger Hart, esperto in Partecipazione e Cesare La Rocca , responsabile del progetto AXE in Brasile che praticava la Pedagogia del Desiderio.
Il Seminario Internazionale, l'incontro con gli esperti, il desiderio di costruire azioni significative, hanno stimolato, per tutti gli anni 90', la nascita e la realizzazione del progetto CONTRO LA MAFIA IO PENSO A COLORI. Attraverso la storia e la conoscenza della città, attraverso esempi positivi quotidiani, abbiamo stimolato nei ragazzi e nelle ragazze il Desiderio di colorare e vivere questa nostra Palermo. Abbiamo tentato di eliminare dal vocabolario quotidiano la parola Mafia; ma soprattutto di superare i vincoli alle possibilità di pensiero che questa aveva posto negli anni.
A conclusione di questo periodo e del lavoro portato avanti fino a quel punto è stata la presentazione del Primo Rapporto Nazionale sulle condizioni dei minori in Italia. In tale occasione ospitammo l'allora Ministra Livia Turco .
In quell'occasione la Ministra scelse di vivere con noi due giorni nel quartiere periferico di Palermo Borgo Nuovo, tra la gente, con i ragazzi e le ragazze, con le famiglie. Voleva capire e conoscere. Furono giorni ricchi di emozioni: mai vista tanta stampa, il pranzo per 300 persone preparato dalle mamme dei bambini e delle bambine, servito nel Parco Robinson (parco recuperato dai nostri ragazzi) il riposino a casa di una famiglia del quartiere (la signora cominciò a pulire casa 7 giorni prima), la festa e i balli con i ragazzi, i colori, la gioia. L'atmosfera ed il riconoscimento ottenuto sono stati una positiva verifica al lavoro svolto.
Negli anni a seguire la Ministra non ha perso occasione per ricordare quei momenti e riconoscere ad Arciragazzi Palermo, a tutta Arciragazzi ed in particolare modo a Carlo Pagliarini che la 285 e il primo Piano Infanzia nascono dopo la visita di Palermo.
Dal 1999 l'intervento dell'associazione ha cambiato direzione. Dopo un Laboratorio su “Mafia e Legalità” e da un indagine sui giovani attivata con le città di Salerno, Vicenza e Brescia e dal nostro vissuto quotidiano con i giovani, costatammo sia la scarsa Partecipazione dei giovani alla vita della città, la quasi inesistente cultura della Solidarietà e del Servizio Civile, che la poca presenza di spazi per l'aggregazione di giovani, aggiungendo inoltre, la carenza di opportunità, che facilitassero la proiezione nel futuro a partire dal proprio desiderio di autodeterminazione ( fortemente significativo al sud ). Da tutto ciò e da altre variabili strettamente legate al contesto nel quale i ragazzi e le ragazze sono cresciute, in cui risaltava la tendenza al non voler fare perché tanto è inutile, nacque il progetto sperimentale IL LABORATORIO DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE. Un vero e proprio cantiere nel quale era forte l'intento di: facilitare il percorso dei giovani nell'identificare strumenti ed opportunità per partecipare in maniera attiva alla vita della città; attivare un Patto generazionale tra giovani, tra giovani ed adulti, tra giovani e bambini in modo da promuovere la cultura della Solidarietà e definire il progetto quale elemento fondante dei percorsi di crescita delle nuove generazioni; costruire, inoltre, con i giovani una coscienza lavorativa nuova che partisse dal proprio desiderio di autodeterminazione per realizzarsi nel proprio contesto di vita; stimolare, infine, nei giovani il desiderio a fare ed essere associazione. Dal 2001, inoltre, il Laboratorio dei ragazzi e delle ragazze, è rientrato in un progetto Internazionale Youth Policy and Partecipation (YOYO) Potentials of participation and informal learning in young people's transitions to the labour market. A comparative analysis in ten European regions, a cura del Dipartimento di Scienze dell'Educazione Università degli Studi di Bologna, che ha visto il coinvolgimento di altre 9 Università Europee e di altri 29 progetti di altrettante associazioni Europee e con nostra grande soddisfazione è stato indicato come uno dei migliori progetti di partecipazione dei giovani in Europa.
Attualmente stiamo realizzando un progetto VIVERE PALERMO DAL MEDITERRANEO A BORGONUOVO. I giovani, che hanno partecipato al LABORATORIO DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE , rappresentano il punto di partenza del progetto. Tramite la metodologia della peer education, sono diventati dei Facilitatori Territoriali ed hanno assunto il ruolo di animazione dell'iniziativa, attivando un dialogo tra giovani, tra giovani e territorio, tra giovani e bambini, tra giovani e associazioni. Grazie al loro lavoro si stanno realizzando dei ”Patti Generazionali”, stimolando altri giovani a fare delle azioni, gestendo una Ludoteca per bambini, ridando vita ad un'aree verdi da tempo abbandonate, tentando di recuperare spazi, funzionali alla socialità. Elemento innovativo del progetto è l'attivazione del Credito. Attraverso l'istituzione del libretto bancario i ragazzi che avranno ruolo di facilitatori all'interno del progetto e che attiveranno delle azioni da loro gestite, riceveranno dei Crediti che consistono in buoni di vario genere (biglietti per cinema, teatro, concerti, mezzi pubblici, buoni per CD, libri, attrezzature musicali e tanto altro) come rimborso per le attività svolte.